Riflessologia Facciale

La riflessologia facciale o Dien’ Cham’ nasce ad opera del prof. Bùi Quôc Châu, un medico e scienziato vietnamita che ha dedicato a questa disciplina anni di studi e sperimentazione. Si tratta di un metodo poco conosciuto in Italia ma praticato in Vietnam e in altre parti del mondo con successo da oltre vent’anni.

Il Dien’ Cham’ considera circa 600 punti riflessi sul viso, localizzati e numerati grazie ad una quadrettatura fittizia. Normalmente vengono stimolati da due a cinque punti per ogni disturbo che si intende trattare ed è possibile, in alcuni casi, ottenere risultati definitivi in una sola seduta. Per la  stimolazione dei punti riflessi ci si serve delle dita o di particolari strumenti a punta arrotondata.

Come per altre forme di riflessoterapia (ad esempio quella auricolare e zonale) per riflesso si intende la risposta di un organo, di un muscolo, di una ghiandola o di un intero apparato, ottenuto dalla trasmissione tramite il sistema nervoso di un impulso energetico che partendo da un punto specifico posto sulla pelle (ricettore periferico) provoca una reazione su un’area distante dell’organismo. Il segnale, infatti, una volta attivato, seguirà un tragitto preciso, raggiungendo le regioni subcorticali (talamo) e la corteccia cerebrale, cosa che indurrà la risposta, ovvero la stimolazione della funzione desiderata.

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