Oligoterapia

L’oligoterapia è una branca della medicina naturale che prende il nome da “oligos” che in greco significa “poco”. Si tratta di un sistema terapeutico che cura attraverso la somministrazione di oligoelementi, minerali e metalli presenti in concentrazioni bassissime nella materia vivente e per questo detti “traccia. Pur essendo presenti in dosi minime (siamo nell’ordine del milionesimo di grammo) questi elementi svolgono funzioni fondamentali per il nostro organismo, partecipando alla struttura degli organi e dei tessuti e attivando importanti reazioni biochimiche sulle quali si regge il metabolismo umano. La loro carenza, pertanto, dovuta a diversi fattori -primi tra questi la mancanza di una alimentazione sana ed equilibrata e l’impoverimento dei terreni in seguito agli  squilibri minerali provocati dalle concimazioni chimiche- può essere causa di squilibri energetici e alterazioni fisiologiche e strutturali.

Le origini dell’oligoterapia si devono a Gabriel Bertrand, ricercatore francese, studioso della composizione chimica elementare dei tessuti animali e vegetali, che nel 1894 evidenziò la funzione catalizzatrice di alcuni oligoelementi (capacità di accelerare le reazioni chimiche nella biologia degli esseri viventi) dimostrandone attraverso importanti lavori scientifici il loro ruolo indispensabile alla vita. Grazie a questi studi, nel 1930 il medico parigino Jacques Ménétrier -considerato oggi il padre dell’oligoterapia- introdusse l’uso sistematico degli oligoelementi in terapia, tracciando le linee guida per l’impiego dell’oligoterapia catalitica e indicandone il solo uso per le malattie funzionali.

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Ménétrier classificò quattro differenti terreni costituzionali del nostro organismo che definì “diatesi”, associati ognuno a uno o più oligoelementi. Per diatesi si intende una condizione di squilibrio caratterizzata da disturbi specifici della sfera psicofisica del soggetto. Non esistendo diatesi pure, un individuo può appartenere ad una diatesi principale e ad altre che lo caratterizzano solo per aspetti minori.

  • Diatesi allergica o artritica, associata all’oligoelemento manganese.       

È Caratterizzata da: iperattività, aggressività, nervosismo, passionalità, emotività, astenia mattutina, diminuzione della memoria e difficoltà di concentrazione, riniti, orticaria, asma, intolleranze alimentari, nevralgie, artriti dolorose e deformanti, disturbi gastrointestinali, endocrini, circolatori e mestruali. 

  • Diatesi ipostenica o artroinfettiva, associata all’oligoelemento manganese-rame.                                     

È caratterizzata da: calma, riflessività, indifferenza, instabilità psicofisica, astenia serale, eczemi, bronchiti, affezioni urinarie e gastroduodenali, ipotiroidismo, infiammazioni ghiandolari, sindromi infettive.

  • Diatesi distonica o neuroartritica, associata all’oligoelemento manganese-cobalto.

È definita “vecchia” perché caratterizzata dalla perdita di vitalità dell’organismo. Le manifestazioni da essa derivanti possono dipendere anche da un trauma fisico o psichico. Si riscontra solitamente in individui in età matura, ma anche nei giovani se particolarmente stressati. I disturbi riscontrabili in questa diatesi sono: ansia, nervosismo, astenia generale, abulia, tendenza ad isolarsi, artrosi, disturbi urogenitali e intestinali, ipertensione, gotta.

  • Diatesi anergica, associata all’oligoelemento rame-oro-argento.

È la diatesi più “vecchia” in quanto tipica dell’età senile. Comprende alterazioni importanti che coinvolgono l’intero organismo con gravi deficit a livello fisico, psichico, emotivo e con forte riduzione della reattività e dell’energia in generale. È quindi caratterizzata da: stanchezza fisica e mentale, progressiva riduzione delle capacità intellettuali, perdita di memoria e concentrazione, mancanza di desiderio sessuale, sonno letargico o insonnia, tendenza all’isolamento e alla depressione, infezioni e infiammazioni croniche, malattie degenerative.  

Ménétrier classificò anche una quinta diatesi, non dipendente però dal terreno costituzionale dell’organismo, ma da particolari condizioni di stress. Per questo motivo non viene considerata come una vera e propria diatesi, ma come una diatesi da disadattamento i cui disturbi si sovrappongono a una delle quattro diatesi. È conosciuta come “sindrome di adattamento dello Zinco-rame o dello Zinco-nichel-cobalto”. I disturbi ad essa associati sono: astenia, impotenza o frigidità, enuresi e crisi ipoglicemiche.

Il merito di Ménétrier è stato quello di aver saputo comprendere la correlazione fra squilibri energetici, alterazioni fisiologiche e strutturali, e la loro correzione tramite oligoelementi specifici.

La cura con l’oligoterapia consiste nell’individuare la diatesi di appartenenza o predominante e trattarla con l’oligoelemento ad essa corrispondente. I rimedi vengono assunti per via orale trattenendo la dose per circa due minuti in bocca, sotto la lingua, in modo da consentirne il passaggio nel circolo sanguigno attraverso la vascolarizzazione sublinguale.